Sulle spiagge italiane ci sono 100 milioni di cotton fioc
Secondo il dossier Enea, otto rifiuti su dieci sui litorali sono plastiche, particelle presenti anche nel sale. Ogni lavaggio in lavatrice espelle 700 mila microfibre. “La maggior parte dei rifiuti può essere riciclata e dobbiamo bandire l’uso dei bicchieri usa e getta”
ROMA – Otto rifiuti su dieci sulle spiagge italiane sono plastiche. Metà, il 46 per cento, sono frammenti di plastica, di dimensioni inferiori a cinque millimetri. Minacciano l’ecosistema e la salute dell’uomo. In alcune località costiere sono stati rinvenuti fino a diciotto oggetti in un metro quadrato. L’Enea, che ha realizzato uno studio sulla questione e lo ha presentato oggi al worskhop romano “Marine litter: da emergenza ambientale a potenziale risorsa”, stima che su tutto il nostro litorale oggi giacciano abbandonati, piantati nell’arena, nascosti dalla sabbia cento milioni di cotton fioc, l’avanzo più perfido.
Ancora, un solo lavaggio in lavatrice scarica in mare 700 mila microfibre di plastica, presenti nei tessuti sintetici. I prodotti cosmetici, da soli, pesano per 24 tonnellate (parliamo sempre di microplastica) riversati nei mari europei e, quindi, pronti a entrare nella catena alimentare. Questo lo rivelano altri lavori, comparati con quello Enea. Così minuscoli, i frammenti non possono essere trattenuti dagli impianti di depurazione.